Il racconto della ricerca del Graal - Act 1

Alessandra Nardon
Scrivere, leggere, fare teatro
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Alessandra Nardon


Il racconto della ricerca del Graal

Campanotto Editore, Pasian di Prato (UD), 2022

Il manoscritto membranaceo n. 177, La Grant Queste del Saint Graal, conservato nella Biblioteca Arcivescovile di Udine risale alla fine del XIII secolo e fa parte del gruppo di manoscritti francesi prodotti in Italia. È costituito da 104 carte e abbellito da 33 miniature che illustrano alcune situazioni narrate.

Il manoscritto di Udine è un insieme di avventure che interessano i diversi personaggi impegnati nella ricerca, Lancelot, Galaaz, Perceval, Gauvain, solo per citare i più noti, quelli che i romanzi di Chrétien de Troyes hanno fatto conoscere al pubblico, un pubblico che, rispetto a quello delle chanson de geste, ha affinato il gusto e si appassiona alle imprese dei cavalieri. I personaggi e le storie narrate nel testo, dunque, non sono sconosciuti e rimandano a un immaginario già condiviso dal pubblico.

I racconti girano attorno alla ricerca del Graal, la mitica coppa o piatto che, secondo la tradizione, sarebbe servita nell'ultima cena, avrebbe poi raccolto il sangue del costato di Cristo e Giuseppe d'Arimatea avrebbe portato in occidente come una reliquia.
Di quell'oggetto si sono poi perse le tracce, salvo sporadiche e fugaci apparizioni: il Graal infatti si palesa solo per brevi momenti e non a tutti.

L'idea di “possibilità”, di qualcosa che forse verrà ritrovato ma sfugge sempre rende il romanzo aperto, tanto che esso può essere interpretato come la metafora della ricerca del senso della vita e, in senso più generale, della ricerca fine a se stessa.



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